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POTENZIALI CAMPI DI USO TERAPEUTICO DEI DERIVATI DELLA CANNABIS
Sindrome di Gilles de la Tourette

La prima segnalazione del possibile ruolo terapeutico dei derivati della cannabis nella sindrome di Tourette è del 1988 e riguarda tre pazienti affetti dalla sindrome in cui in seguito alla assunzione casuale di marijuana per uso ricreativo si osservò una netta riduzione dei tic e degli scatti muscolari [1].

Più recentemente la dottoressa Muller-Vahl, della Universita di Hannover, ha presentato, ad un convegno su Cannabis e cannabinoidi in medicina tenutosi a Colonia nel dicembre 1998, un video molto suggestivo che documentava il caso di un giovane di 25 anni, in seguito pubblicato sull'American Journal of Psychiatry [2].

Il paziente, che aveva riferito un miglioramento della sintomatologia dopo assunzione ricreativa di marijuana, fu trattato con una singola dose di 10 mg di delta-9-THC ottenendo un drammatico miglioramento dei sintomi sulla base di criteri obiettivi e soggettivi: dopo appena 30 minuti dall'ingestione del farmaco si notò una netta riduzione dei tic motori che raggiunse l'acme dopo due ore, protraendosi per circa 7 ore.

Lo stesso gruppo di ricercatori ha successivamente pubblicato i risultati di un piccolo studio clinico in doppio cieco condotto su 12 persone affette dalla sindrome [3].
I pazienti ricevettero o una dose singola di THC orale (5-7.5-10 mg) o una di placebo per due giorni, e dopo 4 settimane vennero "incrociati" e ricevettero l'altro trattamento.
Alla fine dello studio, il trattamento con THC produsse un miglioramento dei sintomi in nove su dodici pazienti. Nessun paziente segnalò reazioni avverse serie.
Analogo profilo di efficacia e di sicurezza emergerebbe da un secondo trial clinico degli stessi autori, pubblicato più di recente [4].

Tali risultati hanno spinto gli autori degli studi ad ipotizzare un possibile ruolo patogenetico dei recettori per i cannabinoidi nel determinismo della sindrome.
Ciò ha portato a stabilire una associazione statisticamente significativa tra la presenza di mutazione del gene che codifica il recettore cannabinoide (CNR1) e la sindrome di Tourette. Tale mutazione potrebbe essere uno tra i tanti fattori predisponenti nella etiologia della sindrome [5] .
 

Descrizione della malattia
Nel 1885 un discepolo di Charcot, Gilles de la Tourette, descrisse una inconsueta sindrome neurologica, immediatamente battezzata "sindrome di Tourette ".

Il neurologo Oliver Sacks, in "Ray dai mille tics" ("L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello", Adelphi, 1986) così la descrive:

"La sindrome di Tourette è caratterizzata da un eccesso di energia nervosa e da una smodata produzione di gesti e atteggiamenti bizzarri: tic, scatti, manierismi, smorfie, versacci, imprecazioni, imitazioni involontarie e ogni sorta di ossessioni, uniti a un singolare e dispettoso senso dell'umorismo e a una tendenza a comportamenti buffoneschi e stravaganti.
Nelle sue forme più acute la sindrome di Tourette interessa ogni aspetto della vita affettiva, istintuale e immaginativa; nelle sue forme più blande, e forse più diffuse, può limitarsi a movimenti e impulsività fuori del comune, ma anche qui con qualche elemento di bizzarria."

TERAPIA. Alcuni farmaci, tra i quali l'aloperidolo e la clonidina, si sono rivelati talvolta determinanti nel miglioramento delle condizioni di alcuni pazienti.

Links
  • Associazione Italiana Sindrome di Tourette
  • La tragedia di una vita senza inibizioni da Tempo Medico
  • What is Tourette Syndrome?
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